Bene di tutti o assalto alla diligenza

1672172 vescovo
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Bene di tutti o assalto alla diligenza

Quando escono queste poche righe, ritengo che ognuno avrà fatto le sue scelte o comunque avrà già deciso a chi obbedire e a chi dare il proprio consenso, o addirittura di non recarsi alle urne per il referendum. Mi pare che l’America abbia fatto scuola: si è gridato talvolta di più sulle persone che ragionato sui problemi. Comunque, sarebbe ora che la battaglia per l’assalto alla diligenza lasciasse il posto all’impegno per il bene dei cittadini, per la sopravvivenza dello Stato, per la risoluzione dei gravi problemi che ci portiamo dietro insoluti da anni e di quelli nuovi urgenti che si affacciano. Non serve moltiplicare leggi e leggine, più ideologiche che altro, che hanno l’aria di essere conquiste culturali ma che non danno pressoché alcun apporto alla soluzione dei grandi problemi. Basta con il correre dietro alle lobby di ogni genere, trascurando i grandi problemi che toccano tutti e che sono una minaccia reale per la sopravvivenza della nazione. Ci venisse fatta respirare un po’ di aria nuova, ispirata al buon senso comune, all’interesse per la giustizia, per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’equità tra tutti i cittadini, per la lotta contro la corruzione e il sopruso che la fanno da padroni in tanti campi della vita economica e sociale.

La gente pensa di aver eletto o di eleggere i suoi rappresentanti non perché vadano a curare qualche interesse di parte, o personale, o anche di qualche porzione di territorio. Ci si aspettano leggi che davvero regolino la vita politica, la vita sociale, la vita economica di tutti con certezza e trasparenza. Per fare questo ci vuole competenza, preparazione, onestà intellettuale e morale, esperienza. Non servono risse all’infinito dettate dalla convinzione di avere ciascuna parte la soluzione totale e facile di tutti i problemi, ma servono persone capaci di vedere i veri problemi, disponibili al confronto, capaci di tradurre in un progetto legislativo le soluzioni intravviste, analizzate e decise, e sufficientemente forti e coerenti per non lasciarsi influenzare dalle lobby di potere che riescono a piegare il legislatore al proprio interesse, sia economico che ideologico. E’ un sogno messianico? I veri politici non si improvvisano gridando per le piazze! Dove si sono formati o si formano i politici di oggi e di domani? Con che criteri viene scelta la classe ‘burocratica’, quella che manda avanti Stato, Regioni, Provincie, Comuni, Tribunali e Giustizia, le Forze che si occupano di sicurezza pubblica, chi gestisce ordinariamente il denaro pubblico e ne orienta o decide gli investimenti? Anche questa è una bella domanda. E’ da augurarsi serietà, onestà e stabilità di intenti che aiutino a vincere il disorientamento, la sfiducia e la rassegnazione che causano insieme il crescente assenteismo alle consultazioni elettorali. Questo assenteismo poi consegna la cosa pubblica alle oligarchie che con pochi voti sono delegate a rappresentare falsamente l’intera cittadinanza, o almeno la maggioranza. In tutti c’è il desiderio e anche l’invocazione, qualunque sia l’esito referendario, che abbiano fine le chiacchiere, le polemiche, le spacconate, le urla e le risse di questi mesi.

+ Adriano Tessarollo

Da Nuova Scintilla n.45 – 04 dicembre 2016