Commentando… Due domande

anno-pastorale-2015-16-1
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Commentando…

Due domande

La prima domanda è: quali sono le aspettative dal  Sinodo che è in corso a Roma, guidato da papa Francesco? L’inizio è stato preceduto da una veglia di preghiera a Roma in piazza san Pietro, segnata da una numerosa presenza di fedeli. Anche in tutto il mondo molta gente si è riunita in preghiera proprio in vista della delicatezza dei problemi che vengono affrontati e dibattuti in questo Sinodo. Se ci sono momenti nella storia della Chiesa, nei quali il popolo di Dio esprime attese di speranza e di sostegno e nei quali si sente forte l’esigenza di comprendere in maniera sempre più piena e salvifica la verità che Dio “per la nostra salvezza” ha consegnata alla Chiesa nella Sacra Scrittura e nella Tradizione, in questi momenti i Pastori della Chiesa, in unità col vescovo di Roma, sono chiamati a discernere ciò che giova alla salvezza dell’uomo, di ogni uomo. Io mi attendo che si eviti di contrapporre verità e grazia, legge e misericordia, trasgressione e perdono. La vita del credente in Cristo si muove tra questi poli: verità, legge e trasgressione da una parte, grazia, misericordia e perdono dall’altra. Affermare gli elementi del primo polo non deve significare negare gli elementi del secondo polo. Qui sta la saggezza pastorale di cui ha particolare bisogno questo nostro tempo.

La seconda domanda riguarda un altro problema che sarà dibattuto nei prossimi giorni in Italia: l’Italia parteciperà ai bombardamenti della coalizione mondiale in Siria e Iraq (e Libia)? Non propongo risposte, ma pongo altre domande. Dato che non risulta che in Siria e Iraq ci siano grandi fabbriche d’armi, chi fornisce le armi a queste popolazioni in conflitto tra di loro? Dato che le armi non si danno gratuitamente, chi ha interesse a fornirle e da dove vengono i soldi per comprarle? Dato che tutte la grandi potenze si stanno impegnando in quell’area, come America, Russia, Europa, Cina, Emirati Arabi, tutte le intelligences mondiali non riescono a saperne proprio nulla?  Nessuno riesce a scoprire le rotte attraverso le quali transitano soldi e armi? Magari queste rotte non passano tanto lontano anche da casa nostra! Ma naturalmente nessuno ne sa niente e la soluzione è acquistare altre bombe e armi dai produttori e andarle scaricare su quei territori come missione di pace, di aiuto e di solidarietà e di democrazia! 

+ vescovo Adriano Tessarollo