La Luce del Natale

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AUGURI DI BUON NATALE

La Luce del Natale

Messaggio del vescovo Adriano

Questo è il Natale dell’Anno della Fede! Amici tutti che mi leggete, voglio parlarvi della mia fede, nata per il dono del battesimo, forgiata dall’esempio di tante persone che mi hanno accompagnato negli anni dell’infanzia e della giovinezza,  alimentata alla linfa ‘pura e perenne’ della Parola di Dio e dei Sacramenti. Tutto questo ha dato un orizzonte ai miei pensieri e una direzione alle mie scelte, che non sono state pensate da me, ma quasi sempre proposte da altri. Attraverso questi ‘altri’ ho imparato a riconoscere le tracce dell’ “Altro”, fino a incontrare l’Altro. Talvolta ho avuto l’impressione che Egli sparisse dalla mia vita, che mi lasciasse camminare nel buio, salvo poi riapparire improvvisamente nell’incontro con persone o con la sua stessa Parola.

 

L’evangelista Matteo narra il cammino di fede di ogni credente attraverso il bel racconto dei ‘Magi’ che giungono alla Capanna di Betlemme. I Magi sono persone che nutrono la loro speranza con le Sacre Scritture: cercando lì, apprendono che Dio verrà incontro al suo popolo. Scrutano i cieli per attendere il segno dall’alto. Ecco improvvisa la luce della stella! Essi cominciano il loro cammino seguendo quella luce. Ma quella stella scompare. Per questo non si arrestano, ma eccoli ad interrogare persone che pure si alimentano alla Parola di Dio, e attraverso la loro conoscenza vengono rimessi nella direzione giusta per procedere nel loro cammino. Incontrano anche chi non crede e vorrebbe approfittare della loro ricerca per opporsi ai disegni di Dio. Anche queste persone si incontrano, specie nei momenti di oscurità. Ma poi, come per i Magi, la stella riappare e il cammino giunge alla meta nell’incontro con Gesù: una comune grotta-abitazione, una mamma, un papà, qualche animale: tutti gli ingredienti della vita umana semplice e sobria, luogo di amore e anche di sofferenza. E attraverso i loro doni i Magi confessano la fede in Gesù Messia e Salvatore. Ma tutto ricomincia. Essi riprendono il loro cammino, ancora avvertiti da qualche segno divino, per ritornare alle loro terre, alle loro case, tra la loro gente, a raccontare la loro ricerca, la loro scoperta, il loro incontro che ha dato un orizzonte nuovo alla loro vita e alle loro attese. E riprendono la loro vita di tutti i giorni. Lo stesso era capitato anche ai pastori: avvertiti da un segnale divino, erano saliti a Betlemme, avevano incontrato e riconosciuto Gesù con Maria sua madre e con Giuseppe, sempre nella casa-grotta di Betlemme. E poi sono ritornati, rincuorati dalla scoperta e dall’incontro fatto, a riprendere la loro vita di pastori, ma ora con un orientamento nuovo dei loro pensieri e delle loro attese. Ecco il Natale: un insieme di ‘segni’ dall’alto che ci vogliono portare all’incontro con il Figlio di Dio manifestato nella nostra umanità, perché noi potessimo vivere la nostra vita con altri pensieri e altre attese. Ecco la fede che suscitano e alimentano i presepi che in questo tempo vediamo e le parole divine che pure in questi giorni ascoltiamo. La nostra vita acquisti un senso nuovo, come dice san Paolo: “Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, …, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: “Abbà! Padre!”. Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio” (Gal 4,4). E ancora “E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me (Gal 2,20).

Auguro a tutti un Santo Natale che ci rimetta in cammino, che ci porti a rinnovare l’incontro con Cristo, che non ci lasci con gli stessi pensieri e orientamenti di prima.

Buon Natale!

                                       +  vescovo Adriano

 

 

da NUOVA SCINTILLA 48 del 23 dicembre 2012