“Ogni nazione ha il governo che si merita”

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“Ogni nazione ha il governo che si merita”

(J. De Maistre)

Forse non era il caso di scomodare questo Conte dell’Alta Savoia di fine 1700 e inizio 1800, per renderci conto di questa verità. Sentiamo continuamente dire contro questo Governo Monti (nella foto, ndr) che non ci rappresenta perché non lo abbiamo eletto. Dobbiamo avere però il coraggio di essere sinceri e chiederci: “Ma ne avevamo eletti di tanto meglio?” E in Lazio? E in Sicilia? E in Lombardia? E mi fermo! Se in Sicilia metà degli aventi diritto non vanno a votare cosa significa? Mi sbaglio o le leggi le fa il Parlamento, che abbiamo eletto noi? Ci sentiamo davvero rappresentati da questo Parlamento che da circa 90 settimane sta ‘alacremente lavorando’ sulla legge elettorale? E i parlamentari di quei partiti che da quasi un anno scaldano le sedie del Parlamento solo per dire no e percepire il lauto stipendio? Magari se ne stessero a casa e rinunciassero a soldi e privilegi! Da quanti anni stanno questi nostri ‘Eletti’ a promettere un

ridimensionamento del numero attuale di deputati e senatori, che basterebbero per governare mezza Europa? E quante ‘bicamerali’ hanno costituito per riformare la Costituzione, senza mai giungere a nulla o quasi? Per non parlare delle Provincie. Mi è capitato più volte negli anni 1971-1976, quando studiavo a Roma, di sentire le discussioni anche tra parlamentari in treno sulle Province! Sono passati 40 anni e cosa se n’è fatto? E ora che se ne farà? E i problemi del mondo del lavoro! Chi ha mai avuto il coraggio di dire al Sindacato che non tocca a lui dettare le leggi per governare e poi chiedere al Governo di trovare i soldi per finanziarle? Qui non abbiamo solo tanti partiti ma anche un’infinità di sindacati, tutti pronti a difendere prevalentemente, se non esclusivamente e ad oltranza, gli interessi dei propri iscritti, altro che il ‘bene comune’ di cui ci si riempie la bocca. E tutto è accaduto con Governi che abbiamo eletto noi, con tutto l’avallo democratico, per tantissimi anni. Ed ecco dove siamo arrivati! E la colpa è tutta dell’ultimo anno di governo, gridava domenica scorsa la Lega a Bologna. Scusate, ma pensate che siamo tutti dei ‘grulli’, direbbero i fiorentini. Voglio concludere con un detto di De Gasperi: “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione”. Purtroppo mi sembra che anche nelle liste delle prossime elezioni ci verranno proposti non degli Statisti ma dei Politici. A proposito dei quali il grande novellista della seconda metà dell’ottocento, Robert Louis Stevenson, noto per il racconto “L’isola del Tesoro”, ebbe a scrivere: “La politica è forse l’unica professione per la quale non si ritiene necessaria alcuna preparazione”. Basta un ‘Patron’ che ti candidi o un ‘Grillo’ che ti assicuri un posto…. E noi tutti a votare! E se non andiamo, meglio, perché il quorum è comunque sempre valido. E all’indomani tutti annunciano le percentuali di successo ottenute da quei pochi votanti, come se quelli rappresentassero tutto il popolo. E così è salva la democrazia! (+ vescovo Adriano)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 43 del 18 novembre 2012