Povera Italia

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Povera Italia

Oggi ci vuole il coraggio di riconoscere la verità. Siamo sottoposti ad usura per i debiti accumulati a causa di guide politiche che ci hanno ingannato. Ingannati, nascondendoci la verità, dicendo “Bene, bene!”, quando bene non andava affatto.

Ci siamo fidati dei sindacati che ci hanno spinto a chiedere sempre diritti, imponendosi anche spesso alla classe politica grazie al loro potere.

Dobbiamo riconoscere che in ogni ambito civile, giuridico, economico e politico la corruzione dilaga.

 

Andiamo in Afghanistan a portare la democrazia e non siamo neanche in grado di difenderci dall’oppressione della mafia che spadroneggia in tutta Italia insieme a camorra e ‘ndrangheta che taglieggiano, ricattano e usurano.

E chi sono quegli usurai che ora si comprano il nostro debito al 5/6%, gente senza scrupoli fino a mandare in rovina nazioni intere?

E c’è chi ha il coraggio di ripresentarsi a governare il nostro paese, dopo aver fatto mostre di spese pazze in faccia ad un popolo sempre più povero. Abbiamo bisogno di durissime riforme per recuperare qualche decina di miliardi, che questi signori si permettono vergognosamente di sperperare o nascondere all’estero o in paradisi fiscali. E ora, in un momento tanto a rischio, anziché preoccuparsi della sorte del nostro popolo, si preoccupano della conquista o della conservazione del potere, per continuare ancora a curare i loro affari.

È questo il panorama che ci sta davanti nell’imminenza della chiusura delle Camere per ferie.

Se non ritorniamo tutti, Chiesa in testa, all’onestà politica ed economica e alla solidarietà sociale come ci insegna il Vangelo, non ci sarà speranza di un futuro migliore.

Sentiamo già parlare di elezioni anticipate, non perché ci siano prospettive migliori, ma solo per puro desiderio di potere e di interessi. Buone ferie. (vescovo Adriano)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 30 del 29 luglio 2012