Punti di vista diversi

vescovo
Facebooktwitterpinterestmail

COMMENTANDO…

Punti di vista diversi

In questi ultimi giorni ho fatto qualche riflessione su alcune notizie lette. Partiamo da casa nostra.

GPL Chioggia. Qualche amico mi tiene informato su quanto sta emergendo sul percorso di autorizzazione del deposito GPL a Chioggia. Facevo tra me e me questa riflessione. Se si fosse trattato di una cosa che faceva comodo, o che quanto meno non disturbava, penso che nessuno sarebbe andato a guardare se mancava o meno qualche ‘carta’. Tutto sarebbe andato avanti tranquillamente nella ‘massima regolarità’ anche se mancava qualche ‘carta’. Chissà quante pratiche o autorizzazioni sono concesse e vengono realizzate senza avere ‘tutte le carte richieste’. Se qualcuno si prendesse la briga di verificare se per ogni autorizzazione c’è tutto il necessario, penso che molte potrebbero essere bloccate. Capita poi che richieste più o meno simili tra loro, alcune volte siano autorizzate, altre volte negate: dipende da chi le chiede e da chi le concede. Tante volte capita di lamentarci per iter burocratici complessi, spesso cavillosi, per richieste che tornano comode o di nostro interesse; ma siamo pronti a ricorrere a tutti i cavilli per impedire qualcosa che riteniamo scomodo o pericoloso o dannoso. La mia osservazione non è in merito al deposito di GPL in sé, per il quale non ho mai espresso parere favorevole, checché qualcuno continui a pensare, anche se non in forma ‘allarmistica’, ma riguarda sia l’iter per ottenerne l’autorizzazione sia quello per poterla annullare: tutto si gioca sul dimostrare che manca qualche ‘carta’. Questa sembra l’unica via per arrestare l’opera. O magari ci sarà anche dell’altro!

Cause contro chirurghi. Leggevo pure che vanno sempre più aumentando le cause di risarcimento contro i chirurghi, specie in America. Qualche errore è sempre possibile negli interventi chirurgici, specie in neurochirurgia. Gli avvocati propongono sempre di intentare causa ché qualcosa che non va si trova sempre. Qualche chirurgo proponeva addirittura di rifiutarsi di operare gli avvocati! Per dire che in ogni cosa, qualche imperfezione, mancanza o errore si trova sempre, ma tutto si gioca sull’abilità di dimostrare che questo qualcosa c’è stato e non doveva assolutamente esserci!

Scuole materne paritarie FISM. La ‘sindaca’ di Torino, Appendino, di fede grillina, ha pensato bene di sanare le finanze del comune di Torino diminuendo del 25% i contributi alla Scuole materne cattoliche della FISM. Non solo, ma per le paritarie il Comune cancella anche l’agevolazione sulla tassa rifiuti, cioè lo sconto del 30% che le giunte precedenti garantivano come forma di parziale compensazione ai tagli ai contributi. Il doppio taglio è un colpo durissimo per le scuole dell’infanzia FISM (e quella ebraica): tutte insieme ospitano 5.500 bambini e danno lavoro a 550 persone. La gestione delle scuole paritarie FISM è più che oculata, ormai non ci sono più margini se non quelli di penalizzare i dipendenti, già penalizzati rispetto a quelli delle comunali e statali, o di eliminare determinati servizi o di aumentare i costi per le famiglie. Naturalmente i cittadini e le famiglie sono tutti uguali! E dire poi che queste scuole rispondono a una domanda cui gli istituti comunali e statali non riescono a soddisfare e anche con tanto minore costo per la spesa pubblica! Questione di punti di vista diversi! E sempre nel rispetto dei diritti, della libertà e della legge!

Legittime le benedizioni pasquali a scuola. Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso del ministero dell’Istruzione, ribalta la decisione del Tar Emilia-Romagna che aveva annullato la delibera con cui un Consiglio di istituto di Bologna aveva autorizzato le benedizioni pasquali in ambiente scolastico, fuori dalle lezioni e facoltative. Per i giudici il rito non può “in alcun modo incidere sullo svolgimento della didattica e della vita scolastica in generale” e questo “non diversamente” da altre attività “parascolastiche”. C’è da chiedersi – prosegue la sentenza – come sia possibile che un (minimo) impiego di tempo sottratto alle ordinarie attività scolastiche sia del tutto legittimo o tollerabile se rivolto a consentire la partecipazione degli studenti ad attività culturali, sportive o ricreative mentre si trasformi, invece, in un non consentito dispendio di tempo se relativo ad un evento di natura religiosa, oltretutto rigorosamente al di fuori dell’orario scolastico. Inoltre non può logicamente attribuirsi al rito delle benedizioni pasquali, con i limiti stabiliti in questo caso, un trattamento deteriore rispetto ad altre diverse attività parascolastiche non aventi alcun nesso con la religione. Naturalmente, concludo io, punti di vista diversi e tutti secondo la stessa legge!

+ Adriano Tessarollo

Nuova Scintilla n.13 – 02 aprile 2017