Cari giovani… di Chioggia…

Facebooktwitterpinterestmail

GMG. Messaggio-invito del vescovo Adriano

Cari giovani… di Chioggia…

Ormai si avvicina la Giornata Mondiale della Gioventù, quando il papa Francesco incontrerà a Rio de Janeiro, in Brasile, centinaia di migliaia di giovani. E’ l’occasione per i giovani di lasciarsi coinvolgere in un invito a essere portatori di ‘buone notizie’, di annunciare cioè qualcosa di buono! Il centro dell’attenzione non è il papa, ma siete voi giovani, ai quali il papa vuole affidare un messaggio di gioia e di speranza. Non rassegnatevi alle ‘lamentazioni o lamentele’ che bloccano lo sbocciare della vita e della forza che è in voi. In quanto credenti e seguaci di Gesù Cristo, attingete da Lui e dal suo insegnamento Luce e Forza da portare al mondo intero ‘per fare rinascere la speranza’. Qui a Chioggia-Sottomarina state preparando questo evento che vedrà una numerosa partecipazione fatta di qualche migliaio di giovani che giungeranno nella nostra città per viverlo insieme.

 

A voi, giovani della Chiesa della diocesi di Chioggia, chiedo di farvi testimoni e animatori di una fede “giovanile”, che si può articolare in questo decalogo:

1. Siamo giovani che attingono dalla Fede i criteri in ordine alla realizzazione di noi stessi come uomini, secondo l’umanesimo dell’uomo nuovo,  Gesù Cristo.

2. Da Lui impariamo a riconoscere la positività dell’uomo, del mondo, e di tutta la realtà ‘profana’.

3. La Salvezza è liberazione totale dell’uomo e di ogni uomo, con diritto di precedenza ai “poveri”.

4. Vogliamo vivere sempre la libertà come responsabilità, in tutti gli ambiti della nostra presenza e della nostra attività.

5. La fede non riguarda piccole scelte o realtà, ma uno stile di vita dalle conseguenze decisive per il nostro bene.

6. Riconosciamo che la fede vale come esperienza, come prassi, come “politica” della fede.

7. Confessiamo che in noi c’è una insopprimibile apertura sul futuro, inteso come rigenerazione continua del mondo presente, aperto alla sua partecipazione della vittoria di Cristo sulla morte.

8. Sentiamo il nostro ‘momento presente’ segnato dalla speranza nella forza rinnovatrice del Signore.

9. Vogliamo impegnarci in una ‘vigilanza attenta’ per non cadere nelle trame insidiose del male che si annida in tante proposte che ci distolgono dalla via del bene proclamata nel Vangelo.

10. Coltiviamo una interiore disposizione alla fiducia, alla gioia di vivere, all’ottimismo, perché confidiamo nel “Padre” che è al corrente di quanto ci accade.     (+ Adriano vescovo)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 27 del 7 luglio 2013