Le sfide pastorali della famiglia

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Commentando… (del vescovo Adriano)

Assemblea generale straordinaria del Sinodo

Le sfide pastorali della famiglia

Papa Francesco aprirà oggi domenica 5 ottobre la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi che si concluderà 19 ottobre prossimo. Egli ha disposto che il ‘Vangelo alla famiglia nel mondo attuale’, sia affrontato in due tappe: la prima è questa Assemblea Generale Straordinaria per mettere a fuoco lo stato attuale della famiglia oggi e raccogliere testimonianze e proposte dei Vescovi per annunciare e vivere credibilmente il Vangelo per la famiglia; la seconda sarà l’Assemblea Generale Ordinaria prevista per il 2015, per giungere a linee operative per la pastorale della persona umana e della famiglia. Oggi la famiglia presenta problematiche nuove rispetto a pochi anni fa.

Pensiamo alla diffusione delle coppie di fatto, che non accedono al matrimonio, alle unioni fra persone dello stesso sesso, cui ormai si comincia a consentire l’adozione di figli, alla cultura del nonimpegno e quindi la non riconosciuta stabilità del legame matrimoniale, alle proposte legislative che svalutano la permanenza e la fedeltà del patto matrimoniale. Tutto questo richiede nuova attenzione da parte dei Pastori. Papa Francesco chiede di avere verso tutti, comprese le famiglie lacerate e quanti vivono in situazioni irregolari dal punto di vista morale e canonico, “attenzione, accoglienza e misericordia”. L’insistenza è “sulla misericordia divina e la tenerezza nei confronti delle persone ferite, nelle periferie geografiche ed esistenziali”. Vivere il Vangelo della famiglia non è facile: la famiglia si trova a vivere oggi spesso in condizioni concrete difficili: condizioni di fragilità psicologica e affettiva personale non sostenute dal contesto ecclesiale e sociale, condizioni di stress dovuto ai ritmi imposti dall’organizzazione sociale, dai tempi di lavoro, dalle esigenze della mobilità, dalla scarsa attenzione legislativa verso la famiglia e i suoi problemi abitativi ed economici. Aggiungiamo poi la cultura che passa attraverso i media che invadono la famiglia con messaggi che banalizzano il rapporto coniugale e corrodono talvolta le relazioni familiari, portando l’attenzione più sulle unioni di ogni genere che non sulla famiglia fondata sul matrimonio (unione stabile di un uomo e di una donna) e aperta alla vita. Diventa allora urgente educare e motivare all’impegno quotidiano in famiglia e sostenere in ambito ecclesiale i fedeli che si accingono alla scelta di vivere il sacramento del matrimonio come pure in ambito civile, sociale ed economico. Non manchi la nostra preghiera perché la luce dello Spirito di Dio, che Cristo Risorto ha donato alla Chiesa, la guidi ad essere segno e memoria tra gli uomini dell’amore del Padre, di cui il matrimonio è chiamato ad essere sacramento, cioè segno visibile e strumento efficace. (+ Adriano Tessarollo)

 

da NUOVA SCINTILLA 37 del 5 ottobre 2014