Sui fatti di Cavarzere

Facebooktwitterpinterestmail

“AVVISO” DEL VESCOVO ADRIANO IN ATTESA DI EMANARE UN DECRETO

Sui fatti di Cavarzere

In attesa di provvedere un decreto che chiarisca e regoli l’uso e le aspettative ecclesiali del luogo di devozioni assolutamente private sito in Cavarzere, a seguito di segnalazioni che mi vengono fatte circa diffuse voci che annuncerebbero che questo luogo è già o sarà in futuro un santuario, per impedire il diffondersi di voci ingannevoli in merito, sento il dovere di anticipare attraverso il settimanale diocesano il presente

AVVISO

 1. In occasione della ‘Visita ad Limina’ nell’aprile del 2013, ho incontrato il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Müller, che ho informato di quanto da anni sta accadendo nel territorio di Cavarzere circa presunte e continuate apparizioni/audizioni da parte di una sedicente veggente. Ho pure informato dell’ormai stabile concorso di popolo in occasione di dette ‘audizioni’ e come ne sia nata una associazione, come essa proponga momenti di preghiera, raccolta di offerte, certe ‘pratiche religiose’, alcune formule di preghiera, e che tale associazione ha provveduto ad acquistare un terreno dove è innalzata una croce e dove si svolgono regolarmente incontri di preghiera. 

2. Ho provveduto in seguito a costituire una Commissione cui ho affidato il compito di raccogliere tutte le informazioni da presentare poi alla Congregazione per la Dottrina della Fede e al sottoscritto per poter giungere ad una valutazione degli eventi, del materiale diffuso, delle preghiere e delle altre pratiche religiose proposte ai fedeli, che accorrono ormai numerosi in questo luogo.  

3. Nel maggio del 2014 ho consegnato la relazione di detta Commissione alla Congregazione per la Dottrina della Fede. 

4. Nell’ottobre 2014 ho ricevuto risposta dalla stessa Congregazione per la Dottrina della Fede.

5. In particolare è stata demandata al sottoscritto la facoltà di verificare se sussistano le condizioni per concedere forme pubbliche di culto o di devozione, “sotto stretto controllo”. Il giudizio del “nulla osta” va chiaramente inteso “solo relativamente alle manifestazioni di devozione” e “non impegna affatto in merito alle presunte apparizioni e alla natura dei messaggi diffusi dalla Sig.ra Coia.”. Vi si precisa inoltre al sottoscritto: “Tale giudizio potrà essere revocato in qualsiasi istante, se Ella rinverrà elementi che lo consiglino”. 

6. Tenuta in debito conto la continua circolazione di notizie non sempre corrette in merito, preannuncio l’emanazione di un decreto teso a chiarire ai fedeli quanto viene riconosciuto ‘lecito’ in questo luogo dalla competente autorità ecclesiastica – e che qui anticipo nelle linee essenziali – lasciando il resto alla pura iniziativa e responsabilità di fedeli privati.

a. Sono concesse in via ordinaria esclusivamente la pia pratica del Rosario o altre forme di preghiere private approvate.

b. Nessun sacerdote è autorizzato a celebrare l’eucaristia, né altri sacramenti, compreso l’esercizio del ministero dell’esorcista, le benedizioni o unzioni con l’olio ‘che dicesi trasudare dalla statua della Madonna’.

c.  Non si raccolgano offerte se non per fini dichiarati e documentati pubblicamente, senza che ciò sia connesso con la promessa di particolari grazie mariane.

d. Si dica chiaramente il valore esclusivamente privato di tutto quanto costituisce questo luogo di devozione, che mai ha avuto l’autorizzazione dall’autorità religiosa competente, ma è nato solo, come tanti, per iniziativa privata.

e. Si tenga anche conto che, accanto alla testimonianza di persone molto favorevoli a quanto avviene in questo luogo privato di preghiera, vi sono anche molte persone che in passato hanno frequentato il luogo e il gruppo e che hanno ravvisato in seguito l’opportunità di prenderne le distanze.

f. Infine ricordo che la Commissione mette in guardia i fedeli “dal pericolo di eccesso di devozionismo, attese miracolistiche, culto della cosiddetta ‘veggente’ e isolamento rispetto alla vita della comunità ecclesiale e autoreferenzialità”.                                                          

Chioggia, 27 maggio 2015, festa della dedicazione della chiesa cattedrale

+ vescovo Adriano Tessarollo