Tra ideologia e libertà

vescovo Tessarollo Adriano2
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Tra ideologia e libertà

A proposito di scuola pubblica paritaria

Un’iniziativa nel Triveneto per sostenere la sfida educativa e valorizzare la scuola libera paritaria

I vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto, di fronte alla questione dell’emergenza educativa e della scuola cattolica propongono anche quest’anno per questa domenica 25 novembre 2012, l’iniziativa “La scuola della comunità”. La Giornata vuol essere l’opportunità per continuare la riflessione sull’educazione avviata con gli ‘Orientamenti pastorali’ della Conferenza Episcopale Italiana per questo decennio offerti alle comunità cristiane, perché si prendano a cuore il problema dell’educazione dei giovani anche nel mondo e tempo della Scuola. La Chiesa deve trovare il modo di “ascoltare la scuola”, con i suoi problemi e difficoltà che sta vivendo proprio in rapporto alla sua funzione anche educativa. Va ascoltato quindi anche chi opera nel mondo della Scuola e chi ne usufruisce. Bisogna che le questioni educative-formative della Scuola trovino spazio ed accoglienza dentro la riflessione e l’azione pastorale delle comunità cristiane, non come qualcosa di straordinario, saltuario, episodico, occasionale, ma come attenzione costante, cura quotidiana, “passione e progetto”. La Scuola Cattolica paritaria

è consapevole di essere parte integrante del sistema educativo nazionale di istruzione e di formazione del nostro Paese, riconosciuta dalla legge 62/2000, e di svolgere un servizio pubblico, aperto a tutti, contribuendo con la Scuola Statale a realizzare pienamente l’autonomia e a rispondere efficacemente all’emergenza educativa attuale. Da una parte essa rispetta la laicità della scuola e dall’altra parte offre una sua identità di valori nel quadro di un progetto educativo che promuove la persona nella sua integralità aperta ai valori trascendenti e radicato nei valori cristiani che caratterizzano la storia del nostro Paese. Resta molto alta la domanda di istruzione e di formazione che le famiglie le rivolgono nell’esercizio del loro diritto civile di scelta educativa senza dover sostenere oneri aggiuntivi, con particolare riferimento alla sempre più grave situazione economico finanziaria. Auguro che cadano gli steccati ideologi che soffocano la libertà di offerta formativa nel rispetto del compito richiesto dallo Stato ad ogni Scuola.

Saluto cordialmente,                                                                                             + vescovo Adriano

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 44 del 25 novembre 2012