Tre pensieri di fine estate

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Tre pensieri di fine estate

Feste mariane e predicazione; avvicendamento dei sacerdoti in diocesi; vita sociopolitica e venti di guerra

Nella seconda quindicina di agosto e nella prima quindicina di settembre la liturgia propone alcune ricorrenze mariane: l’Assunta il 15 agosto, Maria Regina il 22 agosto, la natività di Maria l’8 settembre  e l’Addolorata il 15 settembre, cui si aggiunge la Beata Vergine del Rosario il 7 ottobre. Queste ricorrenze potrebbero offrire l’occasione a noi presbiteri per approfondire e rinnovare la nostra predicazione mariana, prendendo in mano qualche studio frutto della riflessione contemporanea e di quella dei papi. Una indagine sulla nostra predicazione sottolinea che spesso ci limitiamo a ripetere staticamente le affermazioni tradizionali della teologia mariana.

Questo potrebbe offrire anche ai fedeli l’opportunità di andare oltre la dimensione devozionale, con aspetti non più attuali, e fare rinascere in loro la concretezza di vita e la vicinanza della Vergine Maria aiutandoli ad una imitazione di Maria che porta a trasformare la loro vita concreta sull’esempio di Lei.

In questi e nei prossimi giorni avviene in molte comunità parrocchiali della nostra diocesi l’avvicendamento dei presbiteri. Se da una parte a loro ricordo le parole dell’apostolo Pietro: “Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce”, ai fedeli delle parrocchie ricordo le parole della Lettera agli Ebrei: “Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede. (…) Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi e devono renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi. Ciò non sarebbe di vantaggio per voi”. L’avvicendamento sia vissuto in tutti come grazia e missione. Un ringraziamento a chi parte e un augurio a chi arriva.

Nelle ultime settimane abbiamo assistito nella vita sociale e politica della nostra Italia a tensioni di vario genere che non sempre sono date dalla preoccupazione di un autentico bene comune, ma da interessi e contrapposizioni tra parti politiche e sociali. Non mancano poi continue scoperte e denunce di mancata trasparenza e giustizia economica. Tutte cose che poi hanno una ricaduta sulla situazione generale della popolazione, specie di chi più si trova in difficoltà. Auguriamoci che il bene di tutti prevalga sui calcoli di ogni parte. Sembrano addensarsi altri venti di guerra: è vero che l’uso di armi chimiche che fanno migliaia di morti deve preoccupare, ma dovrebbe altrettanto preoccupare anche l’uso di tutte le altre armi che fanno centinai di migliaia di morti, ma per questo nessuno si allarma, anzi, è quasi incoraggiato da chi ha interesse a produrre e vendere tali armi.

Un cordiale saluto a tutti e un reciproco ricordo nella preghiera.   (+ Adriano vescovo)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 32 del 1° settembre 2013