COMMENTANDO…Quanto è difficile votare!

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COMMENTANDO…Quanto è difficile votare!

Il ‘voto’ sarebbe la vera possibilità di esercitare la democrazia, il momento nel quale il popolo esprime le sue scelte pubbliche e il suo giudizio su chi ha governato. Ma per potere esprime un orientamento e dire qualcosa in merito bisogna informarsi, capire cosa è stato fatto, quali scelte di fondo vengono proposte da chi chiede il consenso e valutare se ciò che viene promesso è davvero possibile. Bisognerebbe inoltre conoscere gli orientamenti e le abilità di chi si propone di guidare Governo e Istituzioni, ma soprattutto di proporre e approvare Leggi ordinate, eque ed efficaci, cosa di cui in Italia ci sarebbe un gran bisogno, visto il marasma legislativo attuale, per il quale ogni giudice può dire tutto e il contrario di tutto e ogni cittadino si sente in mano di nessuno, o meglio in balia dei più furbi e delle lobby più potenti. E questo non si improvvisa. Non basta che uno passi a gridare per le strade o nei media audiovisivi, magari pescando nella paure o nelle passioni dell’animo umano o nelle fobie e illusioni collettive. E non è neanche sufficiente essere giovani o avere i capelli bianchi e neanche avere curato in qualche modo i propri affari!

Archimede diceva: datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo! Era la scoperta del principio della ‘leva’. Ogni persona, ogni gruppo e ogni società ha dei punti su cui far leva per raggiungere determinate finalità e non mollare di fronte alle difficoltà o alle seduzioni. Sarebbe bene poter scoprire i punti di appoggio di chi chiede il consenso: l’interesse personale, il bene comune, il potere, l’amor proprio, la libertà e il rispetto di tutti, la giustizia e l’equità, un progetto politico… Certo ci vuole l’intelligenza, la competenza e l’esperienza per non cadere nell’inganno dei più furbi profittatori! Ci vuole la passione e la voglia di cercare e ascoltare. Chi vuole arrivare ad ogni costo, compra consensi con soldi ed elargizioni, oppure aderendo alle ideologie di ogni singolo gruppo o lobby che può assicurargli un budget di voti. Pericoloso è chi usa il denaro pubblico, o le promesse di leggi a favore, per fare incetta di voti. Bisogna guardarsi da chi ha quell’insaziabile fame di possedere che porta, come leggiamo tutti i giorni, alla mala gestione del denaro pubblico, con corruzioni, tangenti e quant’altro. Per tutte queste ragioni chi sceglie l’impegno politico va scelto tra il meglio delle comunità e società civili.

Un certo Diogene andava in giro di giorno con un lanternino e diceva : “cerco l’uomo”! Bisognerebbe che anche noi italiani avessimo la voglia di cercare ‘il politico’, che sappia ridare dignità alla politica, che la faccia ridiventare arte e passione di ‘governare’ la ‘polis’, cioè la città, la regione, lo Stato. Come possiamo noi cittadini conoscere e valutare per poter scegliere con nostro voto qualcuno di quanti ci vengono proposti nelle liste elettorali? Come orientarci nel frastagliato e mutevolissimo panorama di persone, di partiti, gruppi, formazioni, aggregazioni, divisioni, riaccorpamenti, patti governativi?  Chi ci aiuta in questo? Spesso ci lasciamo guidare dall’abitudine o di famiglia o personale o di aggregazione politica o sindacale o appartenenza religiosa. Oggi è forte anche la voglia di cambiamento se non di rovesciamento! Abbiamo bisogno non di qualche ‘bonus’ o di qualche promessa di vantaggio individuale o corporativo, ma di un indirizzo culturale rispettoso dell’uomo, della riduzione degli oltre duemila miliardi di debito pubblico sempre in crescita, della riduzione degli ottocento miliardi di spesa pubblica annua, della riduzione dei privilegi, della sparizione della corruzione, della riduzione delle imposizioni fiscali su ciò che è strettamente necessario per vivere o addirittura per sopravvivere. Facciamo tutti responsabilmente la nostra parte anche attraverso il nostro voto.

+ Adriano Tessarollo